Ogni primo aprile, mentre la comunicazione continua a muovere il mondo, diventa il giorno del pesce d’aprile e della comunicazione fuorviante. Scherzi e inganni, puramente per il divertimento, catturano l’attenzione di molti creduloni. In questo mondo della pubblicità moderna, numerose aziende abbracciano questa tradizione, offrendo campagne fake che vanno dal dentifricio al gusto di Whopper del Burger King al ripristino del sito di Amazon risalente al 1999.
Ma da dove nasce il pesce d’aprile? E perché le aziende investono tempo e denaro per creare queste campagne false?
Le origini
Le origini esatte della giornata rimangono sconosciute, ma ci sono varie teorie. Si pensa che una delle più antiche risalga alla festività romana Hilaria, dove, alla fine di marzo, i seguaci di Cybele celebravano con travestimenti e scherzi, persino ai danni dei magistrati. Un’altra teoria, più recente, suggerisce che il giorno abbia avuto origine nel XVI secolo in Francia. Il cambiamento del Capodanno dal 25 marzo al 1° gennaio ha portato a uno scambio di derisione, poiché alcune persone continuarono a festeggiare in aprile, ignare del cambiamento avvenuto.
Il 1° aprile è interpretato in modo diverso da culture diverse, ma Francia e Italia sono i due Paesi che associano gli scherzi al pesce. Anche se le ragioni di questa associazione rimangono un mistero ci sono varie teorie. Si è suggerito che possa derivare da storie antiche, come quella di Cleopatra che giocò uno scherzo a Marco Antonio durante una gara di pesca. Potrebbe anche derivare dalle caratteristiche zodiacali, essendo il periodo vicino al segno dei pesci.
Grandi brand e il pesce d’aprile
Oggi, molte aziende partecipano con pubblicità di prodotti falsi o cambiamenti nei loro siti web. Sebbene sia tutto per il divertimento, questo coinvolgimento ha contribuito ad accrescere la loro popolarità. In un mondo in cui la festività si è radicata in molte culture, prendersi gioco e rilassarsi può rendere le aziende più accessibili e percepite in modo più positivo. Nel mondo competitivo del marketing e della comunicazione, i grandi brand sono sempre alla ricerca di nuovi modi per coinvolgere il loro pubblico e distinguersi dalla massa. Il pesce d’aprile, con la sua atmosfera giocosa e spensierata, offre un’opportunità unica per le aziende di mostrare il loro lato creativo e divertente.
Scherzi famosi di Pesce d’aprile
Un esempio emblematico di questo approccio è stato il celebre scherzo del “Google Nose” nel 2013, quando Google annunciò la possibilità di “annusare” gli odori attraverso il proprio motore di ricerca. Questo scherzo non solo ha catturato l’attenzione del pubblico, ma ha anche evidenziato l’innovazione e la versatilità del brand.
Anche Netflix ha dimostrato di saper cogliere l’occasione, presentando il finto servizio “Netflix Live”, con Will Arnett che commentava scene di vita quotidiana in diretta. Questo scherzo ha suscitato risate e ha dimostrato la capacità del brand di divertire il pubblico anche al di fuori del suo core business.
Altrettanto memorabile è stata l’iniziativa di Virgin Atlantic, che ha annunciato un aereo con il pavimento in vetro, consentendo ai passeggeri di ammirare il paesaggio sottostante durante il volo. Questo scherzo ha evidenziato la capacità del brand di pensare in modo creativo e fuori dagli schemi, generando un’ampia copertura mediatica e interesse pubblico.
BMW invece ha giocato con l’umorismo, annunciando che il Duca e la Duchessa di Cambridge avrebbero utilizzato un passeggino BMW per portare il Royal Baby a casa dall’ospedale. Questo scherzo ha dimostrato la capacità del brand di sfruttare eventi di grande risonanza mediatica per creare buzz intorno ai propri prodotti.
