Quanto incidono i colori sulle nostre scelte? In un periodo come quello di campagna elettorale, siamo circondati da manifesti e mezzi di comunicazione visiva che, inevitabilmente, tentano di arrivare agli elettori mediante slogan e colori per trasmettere emozioni, creare atmosfere e influenzare le percezioni delle persone.
È un linguaggio ricco e complesso che merita di essere esplorato e compreso per sfruttarne appieno il potenziale nella comunicazione visiva e nell’espressione creativa.
Ogni persona è unica e diversa. Tuttavia, nonostante le nostre differenze, abbiamo almeno una cosa in comune: viviamo tutti nello stesso pianeta. I colori che dipingono la nostra realtà, e le parole che usiamo per descriverli, offrono una finestra interessante nella psiche umana.
Colori e sentimenti
L’importanza dei colori nella comunicazione va ben oltre le reazioni emotive individuali. È infatti un linguaggio universale compreso da persone di diverse culture, lingue e background. Senza il bisogno di parole, si possono trasmettere messaggi, idee e valori.
La nostra graphic designer Simona Inglese ha contribuito a far luce sulle interessanti associazioni che ogni colore può avere: «Il blu è tipicamente legato alla fiducia ed è il motivo per il quale molte banche e compagnie assicurative lo usano nei loro loghi. Allo stesso tempo, i colori come il rosso e il giallo trasmettono energia e possono essere anche usati dai brand come McDonald’s o Lego per sottolineare il fatto che siano adatti per i bambini».
Nel marketing e nelle pubblicità, infatti, i colori sono utilizzati per influenzare le decisioni di acquisto dei consumatori. Un logo aziendale con tonalità vivaci suggerisce dinamismo e innovazione, mentre un design più sobrio e raffinato può comunicare affidabilità e professionalità. «Innanzitutto è importante conoscere quale obiettivo emozionale vuoi che il tuo brand o la tua campagna raggiunga – aggiunge la graphic designer – ad esempio, se la tua campagna si concentra sulla creatività o sulla vivacità, dovresti scegliere l’arancione, il colore che evoca calore ed entusiasmo».
Sebbene ogni colore abbia una propria funzione, nel marketing e nel branding, il blu è il più importante. In un articolo di Wordstream, l’autore spiega che quando non si è certi su quale colore utilizzare, si deve “aggiungere un po’ di blu”. Questo colore è il più popolare nel mondo, associato ad alcuni dei più grandi brand. Da Facebook, Pepsi a IMB e PayPal.
Storia e antropologia dietro la psicologia dei colori
Alcuni colori possono essere associati a un sentimento o a un’idea per via di motivazioni storiche. Per esempio, in Italia, porta sfortuna vestirsi di viola a teatro. L’origine di questa superstizione è radicata nelle pratiche medievali. Durante la Quaresima, infatti, la chiesa impediva manifestazioni teatrali. Ciò comportava per gli attori il non poter lavorare e quindi non avere entrate per mantenersi per 40 giorni. Sempre più persone iniziarono, quindi, a provare avversione verso il viola poiché il colore del clero durante la Quaresima.
Inoltre, i pigmenti possono essere associati a determinati significati in base alla cultura di un Paese. Ad esempio il verde si usa per descrivere la fortuna, ma questo non è così ovunque. In Cina, infatti, è il rosso a rappresentare questo concetto.
Influenza antropologica sui colori
La percezione dei colori e la loro associazione con il linguaggio possono essere influenzate anche da motivazioni antropologiche. Nel 1969, due ricercatori dell’Università di Berkeley hanno fatto luce sul fatto che le culture di tutto il mondo hanno sviluppato un modo specifico di descrivere le varie tonalità, seguendo uno schema comune.
Secondo questa teoria, alcuni toni sono considerati più fondamentali di altri e questo si riflette nelle parole che le culture hanno sviluppato per descriverli. In particolare, si osserva che il nero, il bianco e il rosso fossero i principali, poiché presenti in ogni lingua conosciuta. La motivazione è probabilmente legata alla loro importanza nella vita quotidiana e nelle esperienze umane.
Tuttavia, le culture differiscono nel modo con il quale descrivono altri colori. Ad esempio, le lingue che hanno parole per quattro colori includono spesso il verde o il giallo, mentre quelle con sei parole aggiungono anche il blu. Sono differenze che possono riflettere le proprietà e le esigenze culturali specifiche di ogni società. Ad esempio, un popolo che vive in un ambiente ricco di vegetazione potrebbe sviluppare un vocabolario più ricco per descrivere le sfumature del verde.
Si tratta di una teoria che offre uno spunto per comprendere come le culture umane si relazionano con il mondo visivo che le circonda. I colori sono radicati nelle usanze, nei vissuti e nelle interazioni culturali. Esplorare il modo con il quale diverse società interpretano e descrivono i colori può offrire preziose intuizioni sulla complessità della mente umana e sulla ricchezza della diversità culturale che caratterizza il nostro pianeta.