Per un brand innovativo, ci vuole un lancio dell’altro mondo. Abbiamo voluto rompere le regole della comunicazione per il lancio del nuovo brand Orama. Il 20 ottobre Argus, Hyfire e Ramtech hanno presentato Orama, un nuovo brand che unisce i punti di forza delle tre aziende unite per mission e valori aziendali. Obiettivo posizionarsi sul mercato come eccellenze del wireless nelle soluzioni per la salvaguardia di persone ed ambienti. Un’identità con una natura così innovativa non poteva che avere una presentazione fuori dagli schemi. Da qui la proposta di una conferenza stampa direttamente dal Metaverso.
Ma cos’è e come funziona il Metaverso?
Il metaverso è una realtà nuova del web 3.0 che permette di collegarsi in maniera virtuale-reale su diverse piattaforme ognuna con il proprio mondo virtuale da qualsiasi parte del mondo.
Basta avere una connessione a internet o un visore per poter vivere questa esperienza in modo totalmente immersivo e per muoversi basta un po’ di pratica.
Per Orama è stata scelto Spatial, già utilizzato da diverse aziende, ma in modo differente.
Spatial è una delle piattaforme più utilizzate a livello mondiale. Wired, ad esempio, ha scelto di creare degli NFT con le sue 102 copertine dando vita a un museo a cielo aperto ( o a Metaverso aperto). Differente è però la scelta di realizzare una conferenza per il lancio di un nuovo brand. La necessità di far connettere molte persone simultaneamente è stata una delle sfide più importanti. I diversi avatar provenivano da differenti parti del mondo: dall’Italia, all’Inghilterra passando per la Turchia toccando diversi punti d’Europa.
Comunicare con il Metaverso
Presentare un brand nel Metaverso non è semplice ma sicuramente di impatto. È una sfida importante, perché il Metaverso è un mondo nuovo da esplorare, che porta con sé dubbi e rischi.
Bisogna configurare e creare account, insegnare agli utenti a utilizzare i controller e i visori, spiegare loro che la sensazione di stordimento è assolutamente normale. Il training è una parte fondamentale di tutto il processo.
Ma alla fine di tutto l’importante è che l’utente riesca a fruire a pieno dell’evento. Come in tutte le esperienze ci sono utenti più pratici, più tecnologici e altri meno: nonostante questo sono proprio le persone più inesperte a giocare e mettersi in gioco.
Si tratta di comunque di un’esperienza che in pochi ad oggi hanno fatto. Avere un visore in casa non è ancora così comune. Forse un giorno lo diventerà, come per la televisione. I diversi visori potrebbero avere un ruolo fondamentale nelle nostre case: fare riunioni, incontrare amici, imparare e divertirsi. Tutto è possibile nel Metaverso e come si suol dire “Only the brave” possono affrontare oneri e onori di una sfida nuova, letteralmente fuori dal mondo.