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Presentato il progetto Eco3R

ClientConsorzio Chierese dei ServiziYear2021Share


CAMBIANO, 30 settembre 2021 – E’ stato svelato Eco 3R , il progetto di Ecosistema Territoriale per la Riduzione, il Riuso e il Riciclo che coinvolgerà scuole, famiglie e attività produttive del territorio sui temi del riuso e del riciclo con la creazione di laboratorio del riuso e un
osservatorio sull’economia circolare.
La presentazione ufficiale è stata giovedì 30 settembre alle 17 nella conferenza stampa in programma al Munlab, l’ecomuseo dell’argilla in via Camporelle 50 a Cambiano.
Eco3R è un progetto cofinanziato da AtoR (Associazione d’Ambito Torinese per il Governo dei Rifiuti) e promosso dal Consorzio Chierese per i Servizi, capofila del progetto, e dal Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino e coinvolgerà all’interno delle iniziative i 19 Comuni del Chierese e del Carmagnolese che fanno parte del CCS: Andezeno, Arignano, Baldissero Torinese, Cambiano, Carmagnola, Chieri, Isolabella, Marentino, Mombello, Moncucco, Montaldo Torinese, Moriondo Torinese, Pavarolo, Pecetto Torinese, Pino Torinese, Poirino, Pralormo, Riva presso Chieri e Santena.
Il primo passo, quello cui contribuisce economicamente ATO-R, è la realizzazione di un “Laboratorio del riutilizzo” che permetterà di studiare e sperimentare il modo migliore per favorire il riciclo di alcune significative categorie di beni ora destinati invece al recupero o addirittura allo smaltimento. Nell’ambito di Eco 3R è in corso di sviluppo Con Eco 3R sarà anche sviluppato il programma di ricerca “Osservatorio per la circular territorial economy“ attraverso il quale saranno mappate in tempo reale le filiere dei materiali del territorio e i vari soggetti responsabili in modo da determinare le strategie di economia circolare tenendo conto delle linee guida nazionali e delle normative sul riutilizzo.
Alla conferenza stampa, moderata da Giuseppe Poma, addetto stampa CCS, sono intervenuti Davide Pavan e l’architetto Roberto Gola, rispettivamente direttore e presidente del Consiglio d’Amministrazione del Consorzio Chierese per i Servizi, Paolo Mellano, Direttore del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino e Guido Callegari, architetto, professore di Tecnologia dell’architettura e ricercatore presso il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino, Debora Pasero, giornalista, Ceo di Scoprinetwork Srl, Giuseppe Roccasalva, architetto, dottore Dipartimento Architettura e Design e Carlo Vergnano, presidente dell’Assemblea dei Sindaci del Consorzio Chierese per i Servizi.

I partner di Eco3R

Ha spiegato Davide Pavan, direttore del Consorzio Chierese per i Servizi:

«L’avvio del progetto ECO3R ci rende particolarmente orgogliosi. In questi anni il C.C.S. ha ricevuto numerosi premi per le elevatissime performance nella raccolta differenziata e nella gestione dei servizi e della tariffa puntuale. Questi riconoscimenti hanno premiato soprattutto i nostri cittadini che si sono dimostrati sempre più sensibili alle tematiche ambientali e hanno ripagato gli sforzi messi in atto dal nostro Consorzio. Il lancio del progetto Eco3R è un po’ la chiusura del cerchio delle iniziative che abbiamo messo in atto in questi anni perché ci consentirà di sistemare l’ultimo tassello rimasto. L’aumento della produzione dei rifiuti negli ultimi anni, nonostante la pandemia, è infatti uno dei problemi globali più sentiti, ai giorni nostri non solo per i danni innumerevoli che provoca all’ambiente ed agli ecosistemi naturali ma anche alla popolazione, perché ha un evidente impatto negativo sull’obiettivo di contenimento dei costi per i cittadini. Proprio per questo risulta necessario cercare di ridurre al minimo la produzione attraverso la riduzione ed il riutilizzo, avviando al recupero i rifiuti solo quando le prime 2 R non siano possibili. Sono certo che un progetto innovativo come ECO3R possa diventare un modello da seguire in tutta Italia e non solo».

Sugli obiettivi del progetto ha dichiarato il professor Guido Callegari:

«La transizione verso l’economia circolare rappresenta per l’Unione Europea uno degli obiettivi strategici. Il progetto ECOR3 si inserisce nel contesto di questa sfida quale occasione straordinaria per promuovere azioni di ricerca e di sperimentazione su un ambito territoriale esteso con una superficie di 435 kmq e 130.000 abitanti residenti. Grazie alla collaborazione con CCS – uno dei Consorzi più virtuosi a livello nazionale – e le amministrazioni comunali – parte essenziale dell’ecosistema – sarà possibile sviluppare un
modello inclusivo ed innovativo sulla tematica della Circular Economy in grado di creare un collegamento ancora più sinergico fra la ricerca scientifica sviluppata dal Politecnico di Torino e il territorio di riferimento su tematiche chiave per l’economia e la società.
L’avvio delle prime fasi di un “Osservatorio per la circular territorial economy”, tramite lo sviluppo di tesi di laurea e attività di animazione, ha gettato le basi per l’identificazione di una strategia che in prospettiva coinvolgerà start up innovative, imprese, istituzioni scolastiche, associazionismo, commercianti e cittadini. L’ecosistema EcoR3 per il Politecnico di Torino è un progetto di ricerca ed educativo che determinerà i propri effetti nel tempo mediante lo sviluppo di nuove competenze e saperi che coinvolgeranno anche l’ambito della formazione. L’area di Architettura e di Design del Politecnico di Torino negli ultimi anni ha sviluppato diversi progetti di rilevanza nazionale ed internazionale sull’economica circolare, sia nella ricerca come nella didattica, fra i quali il manifesto ReLand con il Comune di Cambiano e l’associazione Off Grid, che ha certamente stimolato l’avvio di ECO3R
».

La giornalista Debora Pasero è intervenuta spiegando la nascita del logo:

«L’obiettivo di ECO3R è innescare il cambiamento. Ed è per questo che abbiamo lavorato su un logo e un’immagine coordinata che sintetizzasse gli elementi chiavi del progetto: la comunità, la consapevolezza e il nome ECO3R. Ecco perché abbiamo scelto di partire dalla teoria del caos e dal “Butterfly effect”: ogni singola azione infatti influenza le altre, provocando un grande cambiamento. La farfalla è da sempre simbolo positività e di cambiamento. Nel logo che a prima vista è una farfalla stilizzata sono integrati il concetto di abbraccio e di comunità, perché per intraprendere un nuovo stile di vita, più ecologico, è necessario rafforzare il senso di comunità e collaborazione. I colori: Viola, nascendo dalla mescolanza di rosso (amore) e blu (saggezza) è il colore della metamorfosi, della transizione. Stimola i pensieri e l’intelletto. Il viola è anche simbolo di creatività e nel neuromarketing indica fiducia. Giallo, simboleggia la luce e la creatività, la voglia di agire, di trasformare in materia un pensiero: porta quindi all’azione, induce ad essere più concreti e attraverso il filtro della positività. Verde, appresenta la speranza, la natura. Si tratta del colore per eccellenza del mondo vegetale. Simboleggia l’abbondanza e il fluire costante di tutto ciò che arriva noi. Il verde è associato al quarto chakra, stimola i sentimenti più nobili e porta amore laddove viene usato».

Ha proseguito il dottor Giuseppe Roccasalva:

«Questo progetto e la collaborazione tra gli enti coinvolti è una opportunità che nei mesi e speriamo anni avvenire possa permettere di intercettare fondi e opportunità per nuove trasformazioni del territorio. Il gruppo di lavoro del Politecnico, come già accaduto in altri contesi ed esperienze, intende promuovere, supportare e mettere in contatto la costruzione di proposte di transizione ecologica da e con gli enti pubblici del territorio, le sue comunità/associazioni e i tantissimi soggetti imprenditoriali che vivono o lavorano nel contesto di questo progetto».

Ha poi concluso Carlo Vergnano, presidente dell’Assemblea dei Sindaci del Consorzio Chierese per i Servizi:

«Oggi ci troviamo qui a Cambiano quasi casualmente ma, come ha detto il prof. Callegari, Cambiano può rappresentare la sede ideale per questo nuovo passo in avanti rappresentato da ECO3R, anche perché qui abbiamo iniziato alla fine degli anni 70 la raccolta differenziata con annessa produzione di compost e proseguito negli anni questa nostra vocazione proprio con il progetto ReLand, insieme al DAD del Politecnico e all’associazione OFFGRID Italia. La sensibilità che tutti insieme, a livello di consorzio abbiamo saputo diffondere nella nostra cittadinanza ci ha permesso di raggiungere obiettivi lusinghieri e gratificanti.Per qualsiasi cittadino del consorzio differenziare bene rappresenta la norma e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Dobbiamo continuare questo percorso di continuo miglioramento e Riduzione, Riuso e Riciclo devono diventare un nostro nuovo mantra. Sono convinto che un progetto innovativo come Eco 3R, unito a ReLand possano essere un connubio vincente e diventare un vero e proprio modello esportabile ovunque.»

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